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Casa di riposo, atto terzo: ci aspettiamo le scuse del sindaco
Casa di riposo a Spino, apprendiamo oggi da La Provincia che il sindaco “lo sa dal 2 dicembre”.
BANDO CASA DI RIPOSO: POLI MENTE AGLI SPINESI
ABBIAMO RILEVATO CHE ORA IMPEGNO PER SPINO SOSTIENE CHE IL BANDO PUBBLICATO IL 24 NOVEMBRE CHE RICHIEDEVA A CHI VOLESSE REALIZZARE A SPINO D’ADDA LA CASA DI RIPOSO DI PRESENTARE IL PROGETTO ENTRO IL 30 NOVEMBRE (IN 6 GIORNI) NON ESISTA. Esiste, solo che l’avviso è stato corretto, e pubblicato sulla home page del comune, qui
SPINO D’ADDA – Casa di riposo a Spino d’Adda, diffuso un avviso molto ambiguo
SPINO D’ADDA – La giunta di Spino d’Adda ha approvato “l’avviso esplorativo di finanza di progetto” (si immagina si intenda project financing) “per manifestazione di interesse finalizzata alla progettazione e alla nuova costruzione di una casa di riposo in Spino d’Adda”. Ma si specifica poi che “l’avviso di cui trattasi non è mirato a operare una preselezione di candidati, ma solo ad avere un’idea di massima sul numero di operatori che potrebbero essere interessati all’iniziativa”. Il che dimostra che Impegno per Spino, quando in campagna elettorale diceva che la casa di riposo si sarebbe fatta, e che la location da lei scelta (zona via Ungaretti) era ottima a tal fine, in realtà non aveva avuto alcun contatto informale con alcun operatore (mentre l’assessore Luca Martinenghi, della precedente amministrazione, qualche contatto con un paio di aziende lo aveva avuto). L’amministrazione sembra navigare a vista anche per quanto concerne come finanziare l’opera e addirittura dove farla, nonostante in campagna elettorale abbia ribadito sin alla nausea che l’unico posto in cui la casa di riposo deve stare e via Ungaretti (la precedente amministrazione ha individuato un’area già di proprietà del comune – quella scelta da impegno per Spino è di Giacomo Bosia, ovvero di un privato). Infatti si legge: “Ritenuto di mettere a disposizione un’area di proprietà comunale, la cui esatta ubicazione è ancora da definire”. Ma il comune dispone solo di due aree: quella di via Bergamo, scelta dall’amministrazione Riccaboni, sulla quale l’amministrazione poli e Impegno per Spino hanno da sempre posto un fermio niet, e quella di via Ungaretti su cui nelle intenzioni di Paolo Riccaboni (e del PGT) deve essere realizzata la scuola primaria. L’amministrazione quindi non realizzerà la primaria?
Ancora più assurdo: l’avviso di preselezione chiede di candidarsi entro il 30 novembre, ma la delibera che accompagna l’avviso è del 24 novembre, e la delibera stata pubblicata (e quindi è valida) il primo dicembre. Si cerca forse un operatore che sappia andare indietro nel tempo? Non solo, l’invito ad aderire fa riferimento a una specifica norma del Dgl 50 del 2016, che dice che per candidarsi, “la proposta contiene un progetto di fattibilità, una bozza di convenzione, il piano economico-finanziario asseverato da uno dei soggetti di cui al comma 9, primo periodo, e la specificazione delle caratteristiche del servizio e della gestione”. Il tutto sapendolo il 24 novembre e dovendo far avere tutto per il 30 novembre? O c’è un grosso errore nell’avviso, che quindi non è valido, o… qualcuno sarà stato avvantaggiato.
Non solo, il Piano di Governo del Territorio vigente individua la casa di riposo in via Ungaretti, su terreno privato. La variante, che è già stata adottata ma che Impegno per pino ha dimenticato in un cassetto, individua invece l’area comunale di via Bergamo come sede ideale della casa di riposo. In tutto questo, Impegno per Spino anche nell’avviso agli operatori ribadisce che non si sa mica dove si farà la casa di riposo. Come se dovesse essere l’operatore, con la sua proposta, a decidere dove farla.
L’ex sindaco Paolo Riccaboni ha ribadito il suo volere la casa di riposo: “Spino e gli spinesi prima: la casa di riposo subito, e con percorsi realizzabili, e soprattutto trasparenti”. Infatti ha rilevato che “la casa di riposo devono farla i privati, e non è un’opera pubblica, come c’è scritto nelle linee programmatiche dell’amministrazione”. Riccaboni durante l’ultimo consiglio comunale aveva fatto notare che la casa di riposo è stata inserita da Impegno per Spino nel Triennale Lavori Pubblici. ma se la fa il privato, non è un lavoro pubblico e quindi Impegno per Spino ha sbagliato.
Inoltre: “La casa di riposo deve sorgere in un luogo determinato dal Piano di Governo del Territorio, e non in un luogo qualsiasi: l’amministrazione deve immediatamente approvare in via definitiva il nostro PGT, che già prevede un luogo per la casa di riposo, un terreno di proprietà comunale, vicino alle vie di comunicazione, e immediatamente utilizzabile”.
In merito all’avviso, Riccaboni puntualizza la sua assurdità: “Chiedere manifestazioni d’interesse senza indicare luogo e modalità è assurdo e distorsivo della concorrenza: è un’operazione di facciata senza alcuna valenza amministrativa, e potrebbe ingenerare il dubbio che qualcuno sappia cose che non sa un altro, come investire infatti milioni di euro senza sapere dove e come? Il comune deve confermare l’area individuata un anno addietro, stabilire le caratteristiche della struttura, porre termini che agevolino l’inserimento di cittadini spinesi e loro famigliari, favorire l’inserimento lavorativo di cittadini spinesi, e quindi fare un bando per la costruzione/gestione della struttura”.
da ALTOCREMASCO
BARRIERE FONOASSORBENTI LUNGO LA PAULLESE
L’area cani si farà
Dopo quattro mesi di lotte, non solo di Progetto per Spino, ma anche di tantissimi proprietari di cani, ieri sera in Consiglio Comunale a Spino d’Adda ci è stato detto che l’Amministrazione ha cambiato idea e deciso che l’Area di via Delle Industrie sarà presto regolamentata e potrà essere usata dai nostri amici pelosi che vogliono socializzare o correre liberi.
COMUNICATO STAMPA – Senza l’ok della maggioranza, in consiglio non si parla
Sabato mattina la Commissione Affari Istituzionali ha votato a maggioranza la modifica del Regolamento del Consiglio Comunale che impone alla minoranza di presentare le proprie mozioni in corso di seduta ad un preliminare esame della Commissione Capigruppo (composta da sindaco, un consigliere di maggioranza e uno di minoranza). Sarà quindi la maggioranza a decidere se la minoranza può o meno parlare di un argomento piuttosto che di un altro.
ULTIMATA LA COPERTURA DEL CAMPO DA TENNIS
E’ già da qualche tempo operativo ora il nuovissimo campo di ultima generazione dotato di copertura fissa, doppio telo e caldaie a condensazione realizzato dalla ASD Pro Tennis di Vanja Scopelliti in base a una convenzione firmata con l’amministrazione Riccaboni.
Tanti nostri ragazzi praticano il tennis con la Pro Tennis altrove. Con questa decisione, veniamo incontro anche a loro e alle loro famiglie e auspichiamo che i progetti con le scuole legati al tennis che noi avevamo pensato siano realizzati dall’amministrazione attualmente in carica.
La campagna abbonamenti, la scuola tennis e i corsi collettivi a Spino sono già attivi. Per informazioni al 392 309 7531 – asd.protennis@libero.it
La copertura è stata realizzata da Copriscopri. La copertura del campo da tennis non sarà un costo per Spino, “ed è una cosa in più rispetto a quanto avevamo preventivato di fare – ha commentato Rossini – A settembre 2016, quando abbiamo inaugurato il campo da tennis, neppure pensavamo di farcela a coprirlo. E invece, in agosto già avevamo un campo fruibile dai cittadini tutto l’anno e per averlo non sono stati i cittadini a pagare”. La copertura del campo costa circa 125mila euro. Che saranno pagati dalla Pro Tennis. Da questo quinquennio, il Comune – come deciso dall’Amministrazione Riccaboni – pagherà le utenze in luogo della Spinese, che gestisce il resto del Centro, mentre la Pro Tennis avrà i suoi contatori della luce e del gas (e si pagherà da sola le bollette).
Il comune, in ogni caso, potrà rescindere la convenzioni dando un congruo preavviso e senza pagare penali, rimborsando la Pro Tennis secondo l’apposito piano di ammortamento, e quindi in ogni momento può diventare proprietario anche della copertura. La società Pro Tennis è una realtà consolidata e ha buone referenze. Questo è, insomma, un ottimo esempio di come il comune possa offrire servizi senza sborsare soldi.
COMUNICATO STAMPA: Un monumento per Spino
Spirito d’Adda è l’opera d’arte posizionata ieri sul rondò di via Vittoria a Spino d’Adda e la cui realizzazione, come già l’asfaltatura di via Vittoria e della strada per il cimitero, la realizzazione della ciclabile da via Paolo Uccello alla rotonda, con ponticello e attraversamento in sicurezza della ex Paullese, l’acqua al cimitero, il semaforo a chiamata per pedoni e ciclisti che si recano al camposanto, è legata ai lavori della rotonda di via Vittoria, finanziati dieci anni fa dal Ministero e finalmente spesi dall’amministrazione Riccaboni.
La scultura è stata realizzata dal lodigiano Roberto Mauri che ha raccolto l’eredità artistica del padre Giuliano, vera icona della Art in Nature degli anni ’80 e autore della Cattedrale Vegetale di Lodi.
Spirito d’Adda è una scultura vegetale che rappresenta un’imbarcazione preistorica del Lago Gerundo, dimenticata nei secoli e quindi riaffiorata all’ingresso di Spino d’Adda. L’utilizzo del legno di castagno è un omaggio a Spino: infatti i suoi rami sono volti al richiamo degli arbusti o alberi spinosi da cui il toponimo del comune deriva (dal latino spinus da cui il lombardo spin).
Nel pensiero originale di Mauri la piroga era collocata sì sul rondò, ma nell’erba, perché doveva essere un materiale naturale circondato da materiali naturali, dalla risacca dell’erba mossa dal vento. Purtroppo, l’amministrazione Poli ha invece deciso di pavimentare la rotonda con lo stesso materiale che si usa per fare i cordoli dei marciapiedi, sminuendo di molto l’impatto visivo della scultira. La scelta della giunta Poli di fatto mortifica il monumento, forse dalla stessa amministrazione neppure del tutto compreso.
Si tratta dell’ennesimo esempio di arte pubblica gratuita a Spino d’Adda, come già Senza Limiti, il cavalcavia della Paullese coperto dai murales realizzati da nove grandi artisti della bomboletta nel 2015. Durante l’amministrazione Riccaboni, infatti, gli spazi pubblici, legati alla viabilità, sono diventati luoghi d’arte, pubblica, gratuita.
Siamo soddisfatti dei lavori legati alla rotonda, anche se dispiaciuti dalla modifica dello spazio su cui la piroga poggia. Non sarebbe infatti stato difficile trovare uno sponsor che si occupasse della manutenzione e della cura del verde attorno alla scultura.
Rileviamo come Spino d’Adda sia completamente diversa rispetto a come l’avevamo trovata cinque anni fa a inizio mandato. Come la viabilità sia completamente rinnovata, con la Nuova Paullese, con ciclabili, il ponte sul Vacchelli, il ponticello di via paolo Uccello, il passaggio via Rosselli via Vittoria, i percorsi protetti e il nuovo senso di marcia in via Quaini, la rinnovata area di fronte al Centro Sportivo e il parcheggio dell’Area Welko, il rondò di via Ungaretti, lo spazio per la sosta dei tir fuori paese. Tutte opere pensate, volute e progettate dall’amministrazione Riccaboni.
Vogliamo a breve il rondò su via Martiri della Liberazione e che la ciclabile da via Paolo Uccello sia fatta collegare con la ciclabile per Nosadello, al fine di incentivare ancora di più la mobilità dolce. Quest’ultimo intervento nel nostro pensiero potrebbe trovare agevole copertura finanziaria all’interno del piano economico della rotonda.